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La quarta edizione del Premio Letterario Amalago incorona Franco Bernini
Nella suggestiva cornice della sala principale di Villa Giulia a Verbania, si è tenuta la cerimonia di premiazione della IV edizione del Premio Letterario Amalago, riservato come di consueto ai romanzi storici.
Il Premio Agar Sorbatti che va all’autore che meglio ha saputo delineare una figura femminile forte e il Premio della Scuola che è determinato dalle votazioni dei ragazzi di quattro istituti superiori.
I due grandi obiettivi del Premio sono promuovere il Lago Maggiore unendo tutti i comuni che vi si affacciano e sostenere la buona scrittura.
Nell’ottobre 1502, Cesare Borgia minaccia di invadere la Repubblica fiorentina. Niccolò Machiavelli, 33 anni, impiegato della Segreteria, viene inviato a spiarlo. Non è ancora famoso: ha debiti, tradisce la moglie e vive ai margini del potere. Borgia, detto il Valentino, è invece al culmine della carriera, sostenuto dal padre, papa Alessandro VI. Tra i due nasce un rapporto ambiguo. Cesare vuole una biografia anonima per contrastare le voci sul suo conto e incarica proprio Machiavelli, che accetta per continuare a spiarlo. Anni dopo, Cesare sarà morto, ma Machiavelli trasformerà quell’esperienza ne Il Principe, pubblicato postumo. Il libro renderà immortale lo scrittore un tempo ignorato, e consacrerà per sempre la figura del Valentino.
È Franco Bernini con il suo Il Trono il vincitore assoluto della IV edizione del Premio Amalago.
Sceneggiatore, scrittore e regista, Franco Bernini ha firmato i soggetti e le sceneggiature di numerosi film, tra cui Notte italiana, Domani accadrà, Il portaborse, Un’altra vita, Chiedi la luna, Sud, La lingua del santo. A cavallo della tigre e A casa nostra. Per la televisione, ha sceneggiato, tra l’altro, Aldo Moro – Il professore e le miniserie Adriano Olivetti e Missus. Ha scritto i romanzi A ciascuno i suoi santi, La prima volta e Il trono, oltre a vari racconti. Ha scritto e diretto Le mani forti, Grolla d’oro alla sceneggiatura, presentato al Festival di Cannes. È direttore artistico dei corsi di sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Firenze 1285 -la data è incerta- Dante Alighieri sposa Gemma Donati. Di lui parla tutto il mondo mentre di lei si sa poco o nulla. Dante non la ricorda nei suoi scritti poiché non è Beatrice, ma qualche traccia qua e là si trova. Su queste poche orme lasciate nel tempo da Gemma, l’autrice costruisce un romanzo che ci restituisce una figura credibile, viva e pulsante in una Firenze maschilista, feroce, corrotta e discriminante. Così attraverso Gemma Donati si narra la storia fiorentina di quell’epoca e prendono vita i personaggi, tra cui suo marito: non una figura rigida in abiti rossi, fredda e inaccessibile, ma un giovane affascinante, esperto cavaliere e falconiere, vanitoso e un po’ narcisista, ma anche tenace, schietto fino all’estremo e pieno di passione.
Marina Marazza con il romanzo
LA MOGLIE DI DANTE
2021, Edizioni Solferino
Milanese, ex manager editoriale, giornalista specializzata in storia, società e costume, divulgatrice storica, autrice e conduttrice radiofonica, traduttrice, saggista e romanziera, Marina Migliavacca Marazza si distingue per la sua capacità di trasformare solide documentazioni d’archivio nella struttura portante dei suoi libri di narrativa, facendo rivivere come in una fiction personaggi e vicende autentiche del passato, con tale vivezza da portare il lettore dentro una rutilante macchina del tempo.
Il premio speciale Agar Sorbatti è assegnato non tanto a un autore o a un romanzo, quanto a un personaggio femminile di uno dei romanzi finalisti.
Si premia un personaggio che racconta l’apporto delle donne alla formazione della storia, la loro sofferenza a causa della discriminazione di genere e il loro sacrificio per trovare un posto dignitoso nella vita. Il personaggio dev’essere ovviamente coerente, ben costruito e delineato.
Agar Sorbatti, il personaggio che dà il nome al premio, è stata una donna che ha precorso i tempi laureandosi in ingegneria all’inizio del secolo scorso e dedicandosi con successo alla ricerca in un periodo in cui quel settore era ancora riservato agli uomini. Nel 2023 si è celebrato il centenario di quella laurea e quest’anno ricorre il centenario del matrimonio di Agar Sorbatti con Fernando Bonati, anche lui ingegnere. Insieme diedero vita a una magnifica storia imprenditoriale che arriva fino ai nostri giorni sulle sponde del Lago Maggiore.
Agar Sorbatti è diventata un modello di equilibrio tra carriera e affetti famigliari per molte donne. L’associazione Amalago, con il fattivo supporto delle Tenute Muròla, ha messo in programma degli incontri con i ragazzi di alcune scuole per ricordare e discutere il difficile percorso delle donne verso una parità di genere. Il premio speciale è offerto dalle Tenute Muròla.
In questa edizione 2024/25 si premia un personaggio femminile del Basso Medioevo, una donna che sposa per amore un uomo che sarà ricordato nei secoli in tutto il mondo mentre di lei non resteranno che poche tracce. Si tratta di Gemma Donati, moglie di Dante Alighieri. Di lei si sa poco, ma dal romanzo si evince che fu una donna coraggiosa e forte, capace di affrontare da sola le difficoltà dell’esilio del marito. In un’epoca in cui le donne avevano pochi diritti, seppe gestire la famiglia con autonomia e dignità, diventando una figura silenziosa ma fondamentale nella vita del poeta.
Estate 1944. Lungo la Linea gotica si consuma la parte più feroce della guerra in Italia, una serie di eccidi orribili per mano dei nazifascisti. A San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, vengono uccise senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini, l’esecuzione accompagnata dal suono di un organetto.
Con romanzo non fiction, scritto con il respiro del giornalismo d’inchiesta, che propone una nuova visione del romanzo storico, l’autrice rievoca l’eccidio in cui perse la vita una sua bisnonna. Attraverso una narrazione intensa e toccante, l’autrice intreccia memoria familiare e collettiva, dando voce alle vittime e riflettendo sulle ferite ancora aperte del nostro passato.
Agnese Pini con il romanzo
UN AUTUNNO D’AGOSTO
2023, Chiarelettere Editore
Nata a Carrara, classe 1985, Agnese Pini dirige da agosto del 2019 La Nazione, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano.
Dal primo luglio 2022 è stata nominata anche Direttrice Responsabile di QN Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino e Il Giorno.
Uno degli obiettivi dell’associazione Amalago, e di questo premio letterario in particolare, è stimolare i giovani a leggere e, per questo, molti degli adolescenti di scuole superiori della zona del Verbano, si sono prestati a collaborare in qualità di valutatori. Quest’anno sono stati più di 400.
Con il “premio speciale delle scuole” si premia il romanzo finalista più votato dai ragazzi che hanno fatto parte del gruppo dei valutatori. Anche quest’anno, il premio è offerto dalla Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.
In questa edizione il premio va a un libro che con uno stile di scrittura evocativa porta a riflessioni sulla memoria storica. I ragazzi hanno accettato l’invito a interrogarsi sulla necessità di una memoria condivisa e sulla necessità di evitare che simili orrori si ripetano.
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