La Città di Cannobio è lieta di annunciare la personale di Angelo Bozzola, a cura di Fabrizio Parachini, dal titolo “Angelo Bozzola: una ripetizione differente”. Il progetto prevede l’installazione di quattro sculture realizzate dall’artista tra il 1959 e il 1965 in un ideale percorso espositivo nel suggestivo paesaggio naturale del lungolago cittadino.

La mostra

Dopo la mostra tenutasi l’anno scorso negli spazi di Palazzo Parasi a Cannobio dal titolo “Angelo Bozzola. Un codice per una forma”, quest’anno si sono volute presentare le sculture dell’artista in un “Percorso d’arte” all’aperto che si dipana interamente sul lungolago della cittadina. Un percorso breve ma quanto mai efficace nell’evidenziare la poetica, l’operatività e la pratica espressiva di Angelo Bozzola e, soprattutto, conseguenziale alla mostra del 2020 e coerente con i suoi contenuti. Il percorso inizia con un singolo elemento di un’opera realizzata nel 1959 pensata in nove moduli di ferro, intitolata appunto Multiplo-sottomultiplo. Si tratta di un esempio di come l’intervento funzionale dell’artista, fatto di ripartizioni e piegature, abbia potuto trasformare in figura tridimensionale quella “superficie trapezio/ovoidale” planare individuata da Bozzola all’inizio del suo percorso espressivo come forma primigenia e archetipica di riferimento (e definita successivamente “Forma/modulo”). Le altre tre opere presentate sono esempi di come l’iterazione nello spazio, la ripetizione, di questa forma/modulo possa generare figure molto diverse le une dalle altre anche se paradigmatiche di un’operatività che ha le proprie radici nelle idee dell’”arte concreta”. Strutturale, del 1964-65, si presenta come un volume compatto e denso mentre Struttura, del 1963, e Strutturale, del 1964, sono opere più ariose capaci di trasmettere tutta la dinamicità e il ritmo insiti nella progressione e iterazione di una forma modulare.

L’artista

Angelo Bozzola (Galliate, Novara, 1921-Desana, Vercelli, 2010) è stato un artista di matrice nonoggettiva che ha iniziato la sua attività nell’ambito del MAC milanese (Movimento per l’Arte Concreta attivo dal 1948 al 1958) gruppo con cui ha partecipato a importanti mostre nazionali e internazionali. In seguito, dal 1964, a aderito all’International Center of Aesthetic Research (ICAR, Centro di Ricerche Estetiche) fondato a Torino dal teorico e critico d’arte francese Michel Tapié e collegato con gli ambienti culturali di Parigi, New York e Osaka. La sua attività espositiva è stata intensa quanto vasta la sua produzione. Ha realizzato opere pittoriche, grafiche, di arte applicata ma soprattutto sculture, anche di grandi dimensioni per spazi aperti, che fanno del materiale metallico e della modularità la propria cifra stilistica e denotativa. La Fondazione Angelo Bozzola è stata istituita a Galliate nel marzo 1997.